CHA è una teiera/bollitore in acciaio lucido dalla forma essenziale e contemporanea. Ergonomia e funzionalità unite alla piacevolezza estetica dell’oggetto ne fanno certamente un prodotto di design di successo. Il designer giapponese Naoto Fukasawa ha concentrato l’essenza della forma delle teiere tradizionali giapponesi in una rivisitazione contemporanea che ha anche un tocco occidentale.

Questo accorgimento rende l’oggetto adatto a tutti gli arredamenti grazie al suo stile neutro. Il lavoro del designer sulla teiera è molto interessante, non tanto a proposito della forma generale piuttosto sul particolare del bordo superiore e sul manico, il cui innesto, ho notato, richiama quello delle teiere tradizionali in ghisa tsestubin che sono progettate per essere usate anche come bollitore. Per queste teiere in ghisa la consuetudine vuole che l’acqua debba sobbollire e mai superare gli 80° visto che vengono usate soprattutto per la preparazione di tè verdi giapponesi come il Bancha, Gyokuro, Sencha, o Genmaicha i quali richiedono basse temperature di infusione.

Bollitore tradizionale giapponese in ghisa
Bollitore tradizionale giapponese in ghisa

Il manico della teiera/bollitore CHA invece è stato realizzato in resina termoplastica per evitare il surriscaldamento, soprattutto se la si usa come bollitore. La teiera è provvista di un comodo cestello interno che permette di inserire le foglie di tè quando l’acqua ha raggiunto la temperatura desiderata, infatti, una volta tolta dalla fonte di calore, si presta non solo alla preparazione di tè verdi, ma anche per preparare infusi o tè neri che richiedono temperature alte fino a 100°.

CHA è prodotta da Alessi e certamente l’acciaio lucido la rende elegante e riconoscibile rispetto al marchio che rappresenta. Si può affermare che l’oggetto è una evoluzione della tradizione del tè giapponese adattata ad un design di tipo occidentale, ma che si presta anche alla preparazione di un tè russo, o di un tè marocchino allo zafferano, che prevede la bollitura di foglie di tè insieme a zucchero e zafferano nella stessa teiera metallica in cui si serve. Potrei fare altri esempi che fanno di questa teiera un oggetto il cui fascino risiede nell’essere sia da un punto di vista stilistico che di usabilità, assolutamente universale.