Nessun prodotto più del vino, viene associato al concetto di etichetta. Questo perché il vino è essenzialmente un prodotto molto complesso da rappresentare poiché possiede diverse caratteristiche che in ambito di rappresentazione grafica, devono essere comunicate simultaneamente in modo efficace. Il vino non è un prodotto di necessità ma un prodotto legato alla sfera dei sensi e riservato a momenti di piacevole convivialità o di relax.
![Vino Australiano Weemala, cantina "Logan"](https://lescarpettediluyu.it/wp-content/uploads/2017/10/logan-weemala-wines_1-300x220.png)
L’etichetta è quindi fondamentale sinonimo di qualità e origine del prodotto, ma per essere davvero efficace, deve trasmettere anche le caratteristiche organolettiche. Un concept grafico efficace si basa quindi su tre aspetti fondamentali: elaborazione grafica del font per il logo, la scelta cromatica che comprende eventuali pittogrammi e il tipo di texture per la carta, quest’ultima non meno importante, in quanto, se accuratamente scelta, aggiunge un’esperienza tattile (e non solo visiva) delle caratteristiche del prodotto.
![Vino Rorschach Inkblot](https://lescarpettediluyu.it/wp-content/uploads/2017/10/inkwell-wine_1-263x300.jpg)
![Chamanit, vino rosso](https://lescarpettediluyu.it/wp-content/uploads/2017/10/chamanit-1-950x1364-209x300.jpg)
Il logotipo che presenta una rielaborazione grafica del nome del prodotto, deve comunicarne l’identità e la riconoscibilità, così che l’etichetta possa essere distinta fra centinaia di altre etichette, specialmente se si tratta di un vino di alto livello qualitativo. Pertanto oltre a comunicare la provenienza, la grafica dell’etichetta, deve essere così efficace da trasmettere concetti legati all’esperienza stessa del vino, ovvero calore, freschezza, sensualità, morbidezza: in questo senso la scelta di una carta vellutata, per esempio, può essere utile per comunicarci attraverso il tatto e la vista, che possiamo aspettarci di bere un rosso corposo e “vellutato”, mentre una carta chiara perlata con tondini a rilievo, può essere rappresentativa di un bianco frizzante.
![Boarding Pass, vino Shiraz , Australia, Premio Packeging Internazionale 2005.](https://lescarpettediluyu.it/wp-content/uploads/2017/10/boarding-bass-shiraz_1-300x212.jpg)
Le informazioni visive passano attraverso i sensi e una buona grafica è studiata per farci elaborare correttamente i dati che riceviamo dall’immagine. Questo perché esiste una relazione tra colori-forme e gusto, ma come si trasmette? Secondo studi percettivi condotti in ambito di infografica, la vista avvia processi di elaborazione simultanei e velocissimi, molto più dell’udito e dell’olfatto e quindi, se il concept grafico è accattivante e completo, l’utente assocerà al prodotto un’esperienza positiva, a patto che sia anche veritiera ovviamente.
In ambito di Packaging e Visual Design, infine, la progettazione di etichette deve essere affidata a grafici professionisti che siano in grado di comunicare l’identità del prodotto ma anche stimolare l’interesse dell’utente trasmettendo valori, identità, gusto, storia, sensazioni, concetti, emozioni. Sicuramente le regole e gli accorgimenti per “sedurre” attraverso il packaging e la grafica sono innumerevoli e non è possibile catalogarli poiché si tratta di un ambito creativo, in cui però non deve valere solo la visione personale del grafico ma deve essere condivisibile: per citare Woody Allen: “basta che funzioni”!
Immagini da: Vignaecantina.it / Adduma.it /